Di pinomangione

Si, a mio avviso, noi appassionati di misure e topografia stiamo vivendo una rivoluzione nel modo di operare e di ottenere i risultati classici di un rilievo topografico.

L’avvento della fotogrammetria terrestre, di quella da DRONE e del laser scanner ci stanno costringendo a cambiare il modo di misurare e di restituire i nostri lavori.

Noi, da generazioni, abbiamo agito, migliorato, insegnato, imparato un metodo di rilievo e restituzione classico. Infatti da decenni qualsiasi strumento utilizziamo, tra bindella, squadro, stazione totale, GPS la sequenza minima delle operazioni è:

  1.  Definizione dell’oggetto da misurare
  2.  Scegliere prima quali misure ci sono utili
  3. Acquisire le misure sul posto, magari con diversi metodi
  4. Elaborare i dati in un nostro sistema di riferimento ottenendone le coordinate
  5.  Restituire un disegno sulla carta o su PC in 2D o 3D.

Con l’avvento e la possibilità di uso per molti professionisti della fotogrammetria e del laser scanner la sequenza cambia totalmente:

  1. Definizione dell’oggetto da misurare
  2. Acquisizione di un modello 3D dell’intero oggetto rappresentato da una nuvola di punti
  3.  Su PC lavorare con la nuvola di punti e decidere solo adesso quali misure prendere e restituire.

Di fatto qual è la rivoluzione?

  •  In campo ci sto pochissimo tempo ed al ritorno ho già un modello 3D
  • In ufficio impiego più tempo per la restituzione, ma posso scegliere in questa fase quali sono le misure che servono per il cliente o diverse misure per diversi clienti che devono intervenire sull’oggetto (Il progettista, l’impiantista, il giardiniere, ecc.).
  • Posso a distanza di tempo, riprendere il modello e ottenere altre misure che in prima battuta avevo volutamente o meno trascurato senza necessità di ritornare sul posto.

Tutto questo, a mio avviso, non solo porta molti vantaggi, ma ci deve far riflettere della necessità di cambiare due attività per noi essenziali:

  1.  La previsione dei tempi di consegna. Oggi il cliente ha sempre più urgenza di avere il lavoro.
  2. Come redigere il preventivo, nella consapevolezza di dover ammortizzare l’attrezzatura, del poco tempo impiegato in campo e del molto tempo necessario in ufficio per ottenere elaborati eccellenti.

Allora vedete anche Voi la rivoluzione? Pensateci!

Vi lascio con una famosa frase attribuita a Winston Churchill:

Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare

Buona vita da pinomangione